ECO NATURA, SALONE DEL TURISMO RURALE DAL 6 ALL’8 OTTOBRE A UMBRIAFIERE (PG). LA SECONDA EDIZIONE CELEBRA L’ANNO DEL TURISMO SOSTENIBILE

Tra le novità la Borsa del Turismo Agroalimentare, per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio: itinerari legati ai prodotti tipici, cooking show, approfondimenti ed esposizione delle tipicità locali

Eco Natura prevede, oltre al salone espositivo per il pubblico, incontri b2b per gli operatori, seminari tecnici e convegni divulgativi 

www.turismorurale.info

Torna dal 6 all’8 ottobre 2017 a UmbriaFiere il Salone del Turismo Rurale Eco Natura, organizzato da MC Marketing Consulting, con il patrocinio dell’Unesco, dell’Enit, della Regione dell’Umbria e delle principali associazioni di settore.

Il salone si aprirà con il consueto Workshop b2b, dedicato agli operatori, che avranno un’importante occasione di incontro diretto proprio il 6 ottobre. Il programma della manifestazione prevederà anche la mostra aperta al pubblico, con espositori provenienti da tutta Italia, momenti di approfondimento e di informazione, sia per gli operatori che per i visitatori, laboratori per i più piccoli.

Tra le novità 2017 la BTA, Borsa del Turismo Agroalimentare, organizzata dal Consorzio Umbria & Tastes, nell’ambito del Salone, che mette in mostra le eccellenze enogastronomiche di Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio, con esposizioni di tipicità locali dal produttore al consumatore, valorizzazione di itinerari a tema enogastronomico e momenti di approfondimento e di animazione per il pubblico di appassionati.

Il Salone sarà, ancora una volta dedicato al viaggio sostenibile e responsabile, alla vacanza rurale, a stretto contatto con la natura, con le tradizioni e l’autenticità dei territori. L’attività in programma per questa nuova edizione sarà incentrata sul Turismo Sostenibile, visto che l’Onu ha proclamato proprio il 2017 anno del Turismo Sostenibile, con il claim “Viaggiare, divertirsi, rispettare”.

Senza dimenticare, poi, che nel Piano del Turismo 2017/2020 del MIBACT, il Turismo rurale è strategico per il settore nell’intero Paese perché, con tutto il suo bagaglio di cultura, tradizioni, storia, natura, sostenibilità, gusto, ben sintetizza il concetto che dell’Italia hanno i turisti, soprattutto all’estero.

Non a caso, sempre il 6 ottobre si terrà l’incontro Il PST 2017/2020, il Turismo Sostenibile e i suoi protagonisti nell’Anno dei Borghi, a cui parteciperanno Francesco Palumbo e Ottavia Ricci del Mibact, Stefano Landi, in rappresentanza della Rete Turistica Rurale, l’Assessore Regionale al Turismo dell’Umbria Fabio Paparelli, Mauro Agostini, Direttore Generale Sviluppumbria, Fiorello Primi, Presidente de I Borgi più belli d’Italia ed Helga Bauer di Eden Association (ore 15,00).

Al mattino, si terrà anche la presentazione, a cura di Roberto Mazzà, del Primo rapporto Nazionale dell’Osservatorio Turismo Rurale, che metterà in chiaro offerta, domanda, tendenze e valori del Turismo rurale oggi in Italia.

Per tutti e tre i giorni del Salone, inoltre, saranno numerosi i momenti di approfondimento con gli esperti e di conoscenza, anche attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra operatori, nei diversi ambiti: dal turismo ciclabile ai cammini, dalle cd Mappe emozionali al wedding tourism, al turismo sportivo e delle stelle.

Sabato 7 ottobre, a partire dalle ore 15,00, si parlerà di turismo del gusto nell’ambito della BTA con Roberta Garibaldi, esperta di turismo enogastronomico, Mauro Rosati, consigliere del Ministro Martina, Fernanda Cecchini, Assessore alle Politiche Agricole della Regione dell’Umbria e Simone Fittuccia, Presidente di Umbria & Tastes.

Del resto, il turismo rurale nel suo complesso è un settore in crescita, come dimostrano i dati Istat che parlano, per il 2015 nell’intera penisola, di un numero di agriturismi in aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente e di presenze pari a oltre 11 milioni, con un +4,9%, di cui quasi 6 milioni nella sola estate. Segno che, sempre più, la gente sceglie una vacanza a contatto con la natura e con l’autenticità del territorio. Senza contare che, nello stesso periodo, più di 4 italiani su 10 hanno visitato e fatto acquisti in frantoi, cantine, malghe e mercatini “dal produttore al consumatore”.

Il turismo rurale è, peraltro, strettamente legato alle attività agricole a cui si devono, in buona parte, la creazione, lo sviluppo e il mantenimento di quei beni collettivi che sono il paesaggio culturale, il prestigio dei prodotti tipici, la biodiversità ambientale, fattori che hanno contribuito a dare un’identità ad intere zone del Paese.

In tal senso, il Salone Eco Natura intende rappresentare un’opportunità non solo di promozione della vacanza responsabile e rurale, ma anche di confronto e di scambio di buone pratiche tra operatori, associazioni, istituzioni, affinché lavorino insieme per “vendere” al meglio l’identità e l’unicità che caratterizza l’Italia e per salvaguardare e valorizzare  l’Anima Verde del nostro paese.

MOVIMENTO TURISMO DEL VINO E STRADE DEL VINO E DELL’OLIO AL VINITALY PER APRIRE LE PORTE DELL’UMBRIA DEL VINO

Dal 9 al 12 aprile prossimo le due associazioni gestiranno l’accoglienza nello spazio  Umbria Top Wines alla fiera di Verona per promuovere l’enoturismo nella regione.

Si parlerà anche di enoturismo con il Presidente nazionale MTV Carlo Pietrasanta e i responsabili regionali del settore

Saranno il Movimento Turismo del Vino Umbria e le Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria  a gestire l’accoglienza nello spazio dell’Umbria del Vino al Vinitaly, dal 9 al 12 aprile (Pad. 2 A9-F9). Spetterà, dunque, proprio ai soggetti che dell’accoglienza in cantina e della promozione enoturistica del territorio regionale hanno fatto la loro ragion d’essere il compito di promuovere le aziende presenti nel Padiglione, i pacchetti enoturistici del territorio, presentando l’offerta locale e progetti a tema, nonché recependo richieste e input specifici che dovessero pervenire dagli operatori e dai visitatori del salone veronese.

Il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, inoltre, partecipa anche quest’anno all’iniziativa coordinata dall’Associazione nazionale, che vede i vini delle cantine socie di ogni regione presenti nei ristoranti ufficiali della Fiera.

Il Montefalco Rosso 2011 e lo Spoleto Doc 2015 di Benedetti & Grigi, il Grecante Colli Martani Grechetto 2016 Arnaldo Caprai, il Montefalco Rosso Doc 2013 firmato Antonelli San Marco, il Dulcis Lungarotti, il Grechetto Colli Martani Doc 2015 Vigna del Brillo di Dionigi e il Grechetto Colli Perugini 2016 Goretti accompagneranno dunque i piatti proposti dagli chef nei giorni della fiera.

Infine, non poteva mancare un incontro sull’enoturismo in Italia -e in Umbria in particolare- che si terrà martedì 11 aprile nello spazio dell’Umbria –coordinato da Umbria Top Wines– e che vedrà protagonisti il Presidente di MTV Italia Carlo Pietrasanta, il Presidente MTV Umbria Filippo Antonelli, l’Assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, il Presidente delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria Paolo Morbidoni, il Presidente di AssoGal Albano Agabiti, il Parco Tecnologico 3A con il Responsabile Area Certificazione Federico Mariotti e l’Assessore al Turismo del Comune di Trevi Stefania Moccoli.

Malgrado la bellezza dei nostri territori e la ricchezza della produzione vitivinicola del nostro paese -spiega il Presidente Antonelli– l’enoturismo in Italia e anche in Umbria è ben lontano dal realizzare a pieno il proprio, enorme, potenziale a differenza di quanto accade in Francia, in California o nei paesi che si sono affacciati più di recente al mondo enologico, dall’Australia al Cile. Il convegno intende, quindi, analizzare la situazione attuale -ha concluso- e favorire un confronto sul futuro del turismo del vino.”

A proposito di turismo del vino Vinitaly sarà anche la prima occasione ufficiale di presentazione della venticinquesima edizione di Cantine Aperte (27 e 28 maggio) e della decima di Pic Nic Trevi (22/25 aprile), due esempi di come il prodotto tipico possa diventare elemento di promozione del territorio e di un turismo integrato tra enogastonomia e cultura.

Tutte le info sul sito www.mtvumbria.it o sulla pagina facebook Movimento Turismo dell’Umbria

Anche gli eventi MTV Umbria per il 2017 sono realizzati grazie al Fondo Europeo agricolo per lo Sviluppo Rurale. L’Europa investe nelle zone rurali. PSR per l’Umbria 2014/2020 – misura 16.4.2.

OLIVOLIO SPOLETO APPUNTAMENTO IL 7 E 8 APRILE PER PARLARE DI INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO NELLA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA ITALIANA

Secondo appuntamento nella città umbra (Chiostro di San Niccolò) con lapprofondimento dedicato a produttori, esperti, giornalisti e operatori del settore olivicolo-oleario, organizzato dallAccademia Nazionale dellOlivo e dellOlio, in collaborazione con il Comune di Spoleto

L’Accademia Nazionale dellOlivo e dellOlio ed il Comune di Spoleto propongono, in occasione del prossimo appuntamento con Olivolio Spoleto, un convegno su Innovazione di processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia Italiana, che si terrà venerdì 7 e sabato 8 aprile a Spoleto, nella cornice dello storico Chiostro di San Niccolò.

Ricercatori, esperti, imprenditori, giornalisti e operatori del settore si troveranno per confrontarsi sulle soluzioni tecniche e lo sviluppo di innovazioni in grado di migliorare la qualità e la competitività delle produzioni olivicole italiane.

In particolare, si parlerà delle innovazioni nel campo delle tecnologie estrattive e nell’utilizzo delle acque di vegetazione e delle sanse vergini.

Nel settore delle tecnologie estrattive, infatti, sono stati compiuti notevoli passi avanti nell’ultimo decennio, per lo più grazie alla ricerca scientifica ed industriale italiana, con l’obiettivo di conciliare efficienza estrattiva, qualità della produzione ed adattabilità del processo tecnologico alla biodiversità genetica ed alla variabilità ambientale, aspetti distintivi e tipici della produzione olivicola nazionale.

Un secondo ambito in cui l’innovazione è stata rilevante riguarda la valorizzazione dei prodotti secondari dell’estrazione meccanica degli oli vergini di oliva, che recentemente si è concretizzata in una serie di soluzioni molto interessanti in grado di ampliare la gamma di prodotti ottenibili dall’oliva e risolvere per buona parte il problema dello smaltimento dei reflui oleari.

Come già avvenuto per l’analoga iniziativa sul “Rilancio dell’olivicoltura italiana”, organizzata sempre a Spoleto nel novembre 2015, il convegno intende fornire anche un ambito di integrazione tra la ricerca pubblica e privata in modo da favorire lo scambio di informazioni e conoscenze a vantaggio dei portatori di interesse della filiera olivicolo-olearia.

Alla due giorni parteciperanno, insieme al Prof. Riccardo Gucci, dell’Università di Pisa e Presidente dell’Accademia dell’Olivo e dell’Olio, i Professori Andrea Marchini e Maurizio Servili, dell’Università di Perugia, Maria Luisa Clodoveo, dell’Università di Bari, Lanfranco Conte (Università di Udine), Sonia Esposto e Agnese Taticchi (Università di Perugia), Marcello Mele, dell’Università di Pisa e Tulllia Galllina Toschi (Università di Bologna).

Sono, inoltre, previsti gli interventi del Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione dell’Umbria Fernanda Cecchini, del capo segreteria tecnica del Dipartimento delle politiche competitive, qualità agroalimentare, ippica e della pesca del Mipaaf, Giovanni Di Genova, di Sergio Zinni, Presidente Fondazione CaRiSpo, delle associazioni di categoria AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e Assofrantoi e degli imprenditori stessi.

Al termine del convegno si terrà una degustazione, aperta anche al pubblico, di olio extravergine d’oliva prodotto dalle aziende locali.

ONLY WINE FESTIVAL, QUARTA EDIZIONE DEL SALONE DEDICATO ALLE PICCOLE CANTINE E AI GIOVANI PRODUTTORI DI VINO, A CITTA’ DI CASTELLO IL 22/23 APRILE 2017

Levento, organizzato in collaborazione con AIS Associazione Italiana Sommelier e patrocinato dal MIPAAF, ospiterà cento tra le migliori piccole cantine e giovani produttori italiani.

Ma spazio anche ai produttori stranieri, allwhisky e alla birra di qualità.

Tra le novità 2017, la presenza del Trento Doc con i suoi produttori e le degustazioni guidate, con la Lingua dei Segni.

Sabato 22 limperdibile cena-degustazione Only Wine Excellence che vede protagonisti il Miglior Sommelier del Mondo Luca Martini e lo Chef Hiroiko Shoda

http://www.onlywinefestival.it

 Torna per il quarto anno consecutivo a Città di Castello, il 22 e 23 aprile prossimo, Only Wine Festival, il primo salone dedicato ai giovani produttori e alle piccole cantine, organizzato da Fiera Show in collaborazione con AIS Associazione Italiana Sommelier, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, la Regione dell’Umbria e del Comune di Città di Castello.

Ad essere protagoniste dell’edizione 2017 di Only Wine saranno, ancora una volta, le migliori 100 piccole cantine e i produttori under 40 italiani, selezionati da AIS Associazione Italiana Sommelier, con le loro produzioni.

Nelle prestigiose location del centro storico della cittadina tifernate troveranno spazio la Mostra mercato, nella quale saranno presenti tutte le 100 cantine selezionate, le sessioni di degustazione guidata a cura dei sommelier AIS (da questanno anche con traduzione in inglese e Lingua dei Segni) e le aree tematiche dedicate ai prodotti tipici della tavola, al Whisky e alla Birra artigianale, per abbinamenti e approfondimenti di gusto.

Ospiti delledizione 2017 saranno lo spumante metodo classico Trentodoc e una selezione di vini provenienti da tutta Europa, protagonisti della sezione Only Wine International.

Infine, spazio alla comunicazione del vino e alle opportunità commerciali, con gli esperti di settore, allo scopo di fare, ancora di più, di Only Wine un’occasione di visibilità e di promozione delle cantine partecipanti che, per le loro dimensioni o per la loro “giovane età”, spesso hanno difficoltà a farsi strada nel mercato non hanno visibilità adeguata alla qualità della loro produzione.

ANCHE IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO DELL’UMBRIA SI “METTE IN MOTO” PER PROMUOVERE IL TERRITORIO REGIONALE A PARTIRE DAL VINO

In attesa della prossima edizione di Cantine Aperte, il 27 e 28 maggio, il Movimento Turismo del Vino si fa ambasciatore dell’Umbria del Vino, promuovendo la regione con la partecipazione sia all’evento L’Umbria si rimette in moto che al Vinitaly.

 Saranno creati anche speciali pacchetti enoturistici con tour operator di settore

Le nostre cantine socie non solo non hanno subito alcun danno dal terremoto dei mesi scorsi, ma sono sempre state attive e pronte all’accoglienza che ci contraddistingue –ha detto Filippo Antonelli, Presidente del Movimento Turismo del Vino Umbriaper questo, nel 2017, non solo garantiremo il tradizionale calendario di appuntamenti in cantina in ogni stagione, ma abbiamo deciso di anticipare l’apertura della stagione con due appuntamenti che ci vedranno convinti protagonisti della valorizzazione e promozione dell’Umbria, a partire da una delle sue eccellenze più conosciute, il vino.”

In attesa, dunque, dei tradizionali appuntamenti firmati da MTV Umbria, quali, in primavera, Cantine Aperte (27/28 maggio), in estate Calici di stelle, nel mese di agosto, in autunno con Cantine Aperte in vendemmia a settembre, Cantine Aperte for Wedding a ottobre e Cantine Aperte a San Martino a novembre e, per finire, Cantine Aperte a Natale nel mese di dicembre, quest’anno il Movimento Turismo del Vino parteciperà il prossimo 25 e 26 marzo all’evento l’Umbria si rimette in moto, di cui è capofila il Comune di Assisi.

Contraddistinte dall’accoglienza di sempre, le Cantine in MOvimenTO apriranno le loro porte domenica 26 marzo, per offrire una sosta ai motociclisti che visiteranno la regione in quella giornata, all’insegna del gusto e del relax a contatto con la natura.

Nelle cantine aderenti sarà, dunque, possibile effettuare visite guidate in cantina e ai vigneti, degustazioni di vini e prodotti tipici, fermarsi per un pranzo a km0 e godere di particolari iniziative commerciali, create ad hoc per l’occasione.

Sempre attento alla salute e alla sicurezza, il Movimento Turismo del Vino coglierà l’occasione per promuovere il bere consapevole tra i visitatori.

L’iniziativa gode anche del patrocinio morale del Movimento Turismo del Vino Italia, che ha sede a Foligno e che si farà, anch’esso, portavoce della ripresa turistica dell’Umbria.

Subito dopo il Movimento Turismo del Vino, insieme alle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria sarà al Vinitaly, dal 9 al 12 aprile, nell’ambito dello spazio Umbria. Spetterà proprio ai soggetti che dell’accoglienza in cantina e della promozione enoturistica del territorio regionale hanno fatto la loro ragion d’essere il compito di gestire l’accoglienza nello spazio dell’Umbria del Vino, promuovendo pacchetti enoturistici, presentando l’offerta locale e progetti a tema, nonché recependo richieste e input specifici che dovessero pervenire dagli operatori e dai visitatori del salone veronese.

Occasione di punta per la valorizzazione del territorio regionale sarà comunque, la prossima edizione di Cantine Aperte, in programma come ogni anno per l’ultimo weekend di maggio. Tema del 2017 sarà l’invito alla vacanza open air, in un felice connubio con il vino e le proposte enoturistiche annuali delle cantine socie, che quest’anno, il 27 e 28 maggio troveranno la massima espressione con appuntamenti ed iniziative ad hoc.

Quest’anno, oltre ai tradizionali pacchetti enoturistici ideati e promossi da MTV Umbria in collaborazione con le Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria –ha spiegato Gioia Bacoccoli, coordinatrice dell’associazioneabbiamo stretto altre partnership con tour operator specializzati, come Montefalco Wine, per la promozione di una vera e propria MTV Experience dedicata all’area di Montefalco e del suo prezioso vino, con l’idea poi di estendere il format a tutta la regione.”

Tra le tante novità della prossima edizione di Cantine Aperte, infine, il Movimento Turismo dl Vino della regione supporta e promuove anche l’iniziativa Porte Aperte al Trasimeno, che nei giorni del 26, 27 e 28 maggio prossimo offre soggiorni gratuiti di 2 giorni nelle strutture ricettive del lago (prenotabili dal 1° maggio) per tutti coloro che vorranno trascorrere un week end tra percorsi storico-culturali, tour enogastronomici, mercatini e attività all’aria aperta.

Tutte le info sul sito www.mtvumbria.it o sulla pagina facebook Movimento Turismo dll’Umbria

Agriumbria 2017, il Food System tra cultura e innovazione

 

Multifunzionali, sostenibili e competitive sul mercato internazionale. Sono le aziende del settore agroalimentare alle quali è dedicata la 49esima edizione di Agriumbria, in programma dal 31 marzo al 2 aprile 2017 negli spazi di Umbriafiere a Bastia Umbra.

Molte saranno le mostre e le rassegne all’interno dell’evento, tra le quali la più grande rassegna italiana di zootecnia comprendente le mostre nazionali di razze bovine Limousine, Charolaise, Appenninica, Frisona e Chianina. Ma non mancheranno anche quelle delle specie ovine, caprine, equine e suine. In particolare, grandi protagonisti dell’edizione di Agriumbria 2017 saranno gli allevatori delle aree del Centro Italia recentemente colpite da terremoto, come simbolo e testimonianza di un profondo attaccamento al territorio. Saranno presenti le principali associazioni degli imprenditori di settore, quali l’Associazione Italiana Allevatori, ARA Umbria, ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) e i rappresentanti del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Ognuna, oltre all’esposizione dei capi da carne e da latte, darà il proprio contributo per promuovere la qualità delle produzioni italiane certificate con eventi e appuntamenti.

Food, Wine e macchine agricole. All’interno dei padiglioni ci saranno anche i Saloni Specializzati, come quelli dei settori enologico (Enotec), olivicolo (Oleotec) e sulle macchine agricole.

Focus su consumi di carne e premio giornalistico. Tra le novità di quest’anno, la presentazione dell’Osservatorio Agriumbria sui consumi di carne, studio che avrà lo scopo di sottolineare il ruolo strategico delle carni di qualità sia per l’alimentazione dei consumatori che per l’economia italiana. Indetta inoltre la prima edizione del “Premio Antonio Ricci”, riconoscimento che sarà conferito ai giornalisti di settore e ai laureati in Scienze Agrarie che si sono distinti per la ricerca e la comunicazione della “buona agricoltura”. Un premio dedicato a uno dei più noti giornalisti dell’agroalimentare, venuto a mancare qualche mese fa e che ha dato un importante contributo alla crescita dell’agricoltura italiana.

www.agriumbria.eu

Regalati un soggiorno in Umbria: basta un post! 250 camere gratis per il 5 gennaio con l’hashtag #prenotoinumbriaperchè

Perchè non regalarsi un soggiorno in Umbria in questo inizio 2017?

Parte l’iniziativa di Federalberghi “Regalati un soggiorno in Umbria: basta un post”, che offre per la notte del 5 gennaio 250 camere ai turisti che utilizzeranno sul web l’hashtag #prenotoinUmbriaperchè.

Si tratta di una iniziativa che vede  50 albergatori di tutta la regione mettersi in gioco ed offrire  gratuitamente oltre 250 camere doppie con colazione inclusa, che saranno assegnate per la notte del 5 gennaio a quei turisti desiderosi di sperimentare in prima persona “il bello dell’Umbria” e, soprattutto, accettare di raccontarlo agli amici sul web utilizzando l’hashtag #prenotoinUmbriaperchè.

La promozione porta il marchio Federalberghi Umbria, che intende così contribuire al rilancio turistico di una regione penalizzata complessivamente, negli ultimi mesi, da una comunicazione frettolosa e non sempre corretta.

L’Umbria invece, anche e soprattutto nel periodo delle Festività, ha tanto da offrire ai turisti che amano le cose belle e preziose, l’arte sublime dei suoi borghi, i suoi paesaggi unici, mille eventi per tutti i gusti, l’eccellente qualità dei suoi prodotti enogastronomici.

“In cambio del soggiorno gratuito nelle nostre strutture ricettive –dichiara Federalberghi Umbria– chiediamo agli ospiti di essere un po’ nostri complici, raccontando cosa amano di più della nostra regione, utilizzando lo strumento dei social network”.

E’ sufficiente un post da condividere con i propri amici su Facebook, Twitter o Instagram e si potrà concorrere all’offerta ricettiva gratuita messa in palio dagli albergatori umbri.

Basta un post, insomma, per avere in cambio un soggiorno gratuito per due persone, e cominciare in Umbria il primo week end lungo dell’anno.”

L’elenco degli alberghi che partecipano all’iniziativa, oltre che direttamente sul sito www.umbria.federalberghi.it, è stato inserito sul  sito  atmosfere.comune.perugia.it,  dove è possibile trovare i riferimenti relativi alle strutture, modalità di partecipazione, contatti e tutte le iniziative del periodo di natale in citta.

“Esprimiamo come Amministrazione comunale –è il commento dell’assessore al commercio, artigianato e mobilità Cristiana Casaioli– il nostro plauso per un’iniziativa lodevole che intendiamo sostenere in ogni modo possibile. Anche in quest’occasione gli imprenditori umbri si sono messi in gioco per cercare di far ripartire l’economia in un periodo particolarmente difficile e delicato per il nostro territorio. Ciò dimostra come le nostre aziende siano sempre pronte ad impegnarsi, peraltro investendo risorse proprie, con l’obiettivo di far tornare i turisti a Perugia ed in Umbria. Un’iniziativa utile, dunque, che consentirà ai visitatori di verificare con i loro occhi come Perugia  non sia stata minimamente colpita dal terremoto, ma anzi si sia da subito mobilitata per il sostegno in favore delle popolazioni più direttamente toccate dal sisma. La campagna #prenotoinUmbriaperchè verrà promossa oltre che sul sito dedicato al Natale atmosfere.comune.perugia.it, su tutti i nostri canali Social e andrà ad incrementare la campagna promozionale in atto con  Google Adwords finalizzata alla promozione della città durante le festività natalizie.

A Perugia è possibile godere delle straordinarie eccellenze che la nostra città è in grado di offrire da sempre sotto il profilo culturale, enogastronomico ecc. L’Amministrazione comunale non può che appoggiare iniziative come questa che vanno in direzione della valorizzazione della città e delle sue innumerevoli peculiarità. Per questo ci sentiamo di ringraziare gli imprenditori che hanno aderito alla proposta e per lo sforzo che anche in quest’occasione hanno voluto sostenere per il bene collettivo”.

Beviamo sempre più vino fuori casa. A guidare la crescita i ‘Millennials’

Crescono i consumi di vino fuori casa. Secondo l’Osservatorio del Vino, il sistema di analisi economica promosso da Unione Italiana Vini, gli italiani tornano ad apprezzare un buon calice quando sono al ristorante o al wine bar. E al volante della crescita ci sono i più giovani.

Vendite, il quadro generale

Secondo i dati presentati nell’ambito del convegno di Wine2Wine da Silvia Zucconi, Coordinatrice Consumer Insight Wine Monitor-Nomisma, i numeri più interessanti riguardano i vini spumanti che, con una crescita in volumi del 5% e in valore del 6,5%, confermano il trend positivo degli ultimi due anni. Ma a dare spinta al vino sul canale Horeca – ovvero la distribuzione nei ristoranti, bar, hotel e catering – non ci sono soltanto le bollicine, che ad oggi rappresentano comunque circa un terzo del totale delle vendite. Anche bianchi e rossi fermi si attestano su valori incoraggianti, rispettivamente con 5,5% e 6,5%.

A riempire sempre più il bicchiere sono soprattutto hotel e catering, con un’impennata di oltre il 10%, poi i ristoranti con più 8,6%. Seguono le enoteche (+6,6%) e i wine bar (+4,4%). Testa di serie nei consumi c’è il Prosecco Doc, bollicina facile da bere ed economica, ma anche gli altri spumanti si mostrano particolarmente vitali.

La bussola per i produttori 

Altri dati interessanti sono quelli riferiti alla composizione delle vendite per tipo di canale. In breve, sono i numeri che possono orientare i produttori nella vendita strategica delle proprie etichette. Ad oggi, come confermato da Silvia Zucconi, “i ristoranti rappresentano la quota più rilevante delle vendite a volume”. In questi esercizi vengono venduti oltre un terzo dei vini rossi fermi, mentre per i bianchi la quota sale a 42%. Gli spumanti, richiesti soprattutto all’aperitivo, vanno forte nei bar e wine bar. Segnali incoraggianti in un mercato che, negli ultimi dieci anni, si è generalmente ristretto, passando dai 48 litri pro-capite del 2006 ai 37 del 2016.

A bere sempre più vino sono i ‘Millennials’

L’indagine di Wine Monitor ha poi analizzato i comportamenti di consumo fuori casa con un questionario effettuato su un campione di 1700 consumatori. Il dato emerso è che sta profondamente cambiando la quota dei cosiddetti “frequent user”, ovvero quelli che consumano vino almeno una volta a settimana. Tra questi i maggiori appassionati di vino sembrano essere i più giovani. I ‘millennials’, ragazzi di età compresa tra 20 e 35 anni, rappresentano circa il 45% del mercato. Seguono i nati tra gli anni ’60 e ’80 con il 35%, infine i ‘baby boomers’ (nati tra i ’40 e ’60) con il 20%. Tutte queste categorie tendono inoltre a preferire etichette della propria regione.

Secondo Paolo CastellettiSegretario Generale Unione Italiana Vini, “i dati annuali del canale on-trade analizzati dall’Osservatorio del Vino mettono in evidenza un sostanziale incremento delle vendite da parte delle imprese vinicole italiane. Un segnale positivo che ci deve stimolare a proseguire nel cammino di sviluppo fino ad ora intrapreso. Auspichiamo che questa ripresa venga accompagnata dalla stabilità di Governo del Paese, indispensabile anche per il riordino del quadro legislativo del comparto a partire dai decreti attuativi del Testo Unico appena approvato in Parlamento, al quale abbiamo lavorato con solerzia e impegno negli ultimi tre anni”.

Tratto da Saperefood.it

Legge di Bilancio, le misure per il settore agroalimentare

Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, avvenuta mercoledì 7 dicembre prima delle dimissioni del governo Renzi, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato alcune misure di interesse per il settore agroalimentare contenute nel ddl passato definitivamente al Senato.

I punti principali

Irpef agricola. L’imposta viene abolita per circa 400mila coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Uno sgravio che, dopo la cancellazione di Imu e Irap dell’anno scorso, comporta una detassazione complessiva per gli agricoltori di circa 1,3 miliardi di euro in due anni.

Contributi previdenziali per i giovani. Il provvedimento contiene l’esenzione totale dai contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per i nuovi imprenditori agricoli under 40. Per il quarto e il quinto anno è previsto un taglio del 50% e del 60%. La misura è stata estesa già dal 2016 per le zone montane e svantaggiate.

Fondi al settore cerealicolo. Il fondo per il rilancio del comparto dei cereali è stato aumentato di 10 milioni di euro per il biennio 2018-2019, al fine di sostenere l’aumento della qualità del grano italiano e per favorire la conclusione di contratti di filiera che valorizzino il lavoro degli agricoltori.

Compensazione Iva per le carni. Confermato lo stanziamento di 20 milioni di euro per l’aumento della compensazione Iva per le carni bovine al 7,7% e per quelle suine all’8%. La misura ha lo scopo di contrastare la crisi del settore zootecnico.

Agricoltura di precisione. Confermato l’impegno sul Piano Industria 4.0, con l’estensione del superammortamento e iperammortamento anche alle imprese agricole con bilancio e ai contoterzisti per l’acquisto di nuove tecnologie, macchinari e attrezzature.

Spreco alimentare. Incentivi per l’acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non alimentari per limitare gli sprechi.

Accise sulla birra. Viene diminuita l’aliquota per l’accisa sulla birra, rideterminata da 3,04 euro a 3,02 euro per ettolitro e grado-plato a decorrere dal 1 gennaio 2017.

Credito di imposta agriturismi. Per il biennio 2017-2018 si riconosce un credito d’imposta fino al 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive agrituristiche, in modo da incentivare la multifunzionalità e lo sviluppo di questa attività nelle zone rurali.

Pesca: indennità fermo biologico e fondo di solidarietà. Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti del settore ittico nel periodo di fermo biologico obbligatorio, vengono destinati 11 milioni di euro per il 2017. E’ prevista anche l’istituzione del fondo di solidarietà per la pesca con una dotazione pari a 1 milione di euro per il prossimo anno e che verrà alimentato da contribuzione ordinaria dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Fondo bieticolo-saccarifero. Stanziati 5 milioni di euro per incrementare il fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola-saccarifera in Italia.

L’approvazione della Legge di Bilancio è stata accolta positivamente dalle associazioni di categoria. Secondo la Coldiretti “con il provvedimento si riconosce il valore strategico dell’agricoltura nelle politiche del Paese, a sostegno della ripresa economica ed occupazionale ma anche per gli effetti positivi sul piano ambientale, paesaggistico e culturale che tutti i cittadini possono apprezzare”. Per il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, si tratta di “un provvedimento che mette in campo misure importanti a supporto del sistema agricolo. Dopo il varo della rinnovata legge di Stabilità ora attendiamo la stabilità politica”.

Tratto da: Saperefood.it

DAL FARBURGER AL TORCOLO PERUGINO FINO ALLA CIALDA DI SANT’ERCOLANO: CON MARILENA BADOLATO ALLA SCOPERTA DI RICETTE ANTICHE

La si potrebbe definire un’antropologa del Gusto, Marilena Badolato, una studiosa di ingredienti e piatti antichi, con la capacità insolita di attualizzarli e farli riscoprire in tutta la loro bontà.

E’ sua l’idea del Farburger, ad esempio, un moderno burger fatto non con la carne ma con il farro. E non con un farro qualunque. Ma con il farro di Monteleone di Spoleto Dop. Un ingrediente antichissimo, dalle caratteristiche morfologiche e nutrizionali peculiari, dovute alla sua coltivazione ininterrotta nel corso dei secoli. Che nel Farburger diventa più moderno che mai. Sia nella forma, tipica del piatto simbolo del fast-food, che nel venire incontro sempre di più alle esigenze di consumatori vegani o vegetariani.

Continuamente alla ricerca di ricette di tanto tempo fa, capaci di raccontare un territorio e la sua storia, a partire dagli ingredienti, Marilena ha ideato anche un torcolo, il dolce tipico della zona di Perugia, dedicato al Perugino e a Fontignano. Il famoso pittore del Rinascimento visse, infatti, i suoi ultimi anni nel borgo umbro al confine con la Toscana dove è tuttora sepolto. In occasione della prima edizione del Palio delle Fonti, in collaborazione con il Comune di Perugia, di cui Fontignano è frazione, Marilena ha pensato e realizzato questo nuovo dolce. Che non poche polemiche ha suscitato, dal momento che a Perugia un altro torcolo è più tradizionale e legato all’affetto dei cittadini: quello del patrono San Costanzo, che il 29 gennaio è tradizione mangiare in tutte le famiglie della città.

C’è stato, in effetti, chi ha provato a dire che il torcolo è solo quello di San Costanzo, appunto, come se ci fosse una sorta di esclusiva. Ma il torcolo è il dolce arrotolato, il toscano ciambellone, con la classica forma a cerchio, il cui nome deriva proprio dal latino torcolum, da torcere. Quindi, può esistere un torcolo al latte, come quello che fanno tutte le mamme e le nonne in casa, un torcolo di San Costanzo, con i suoi canditi colorati e la frutta secca e un torcolo del Perugino.

“Ho immaginato che ci sarà stato un torcolo sulla tavola di Pietro Vannucci (il Perugino, appunto), come sulla nostra oggi, al suo definitivo ritorno in Umbria, dopo tanto girovagare, dopo le tante committenze di regnanti, nobili e papi, ad affrescare chiese -spiega Marilena- Per la ricetta della ciambella ho pensato che gli ingredienti dovessero rispecchiare quell’interesse cinquecentesco verso la verdura e la frutta, soprattutto verso gli agrumi e le preziose arance e le mandorle: nuovi ingredienti e sapori importati dagli Arabi. Ho immaginato che dovesse avere i colori solari della mediterraneità, il nostro olio extra vergine d’oliva,  le farine di antichi cereali.”

Il risultato è stato apprezzato. Adesso chissà se entrerà nella tradizione perugina. Da un patrono all’altro, da San Costanzo a Sant’Ercolano. Ognuno con i suoi dolci tipici. E, appunto, se Costanzo ha il torcolo che simboleggia la corona intorno al suo collo decapitato, ad Ercolano è stata dedicata la cialda, altro prodotto antico, primordiale, simbolo di fede e di sussistenza.

“La cialda -spiega ancora Marilena- vive di un connubio stretto con il suo ferro, che la marca indelebilemente. Cambiano le ricette della cialda, ma non cambia il suo significato: azzima quella primigenia di farina e acqua dell’ostia, consacrata o meno, che i pellegrini portavano con sé lungo il cammino, testimone di fede e mezzo di sostentamento. Oblata, offerta per il viaggio. E poi c’è quella di Sant’Ercolano, che ho pensato con miele e una spruzzata di liquore all’anice, elementi tipici del Mediterraneo e della nostra terra, che riporta sulla superficie l’effige del Santo, lasciata dal ferro caldo. Tutte le cialde -prosegue Marilena- prevedono tra gli ingredienti i semi di anice, ma ho voluto inserire il Mistrà, il liquore all’anice storico che un tempo si trovava in tutte le famiglie perugine al posto dei semi, proprio per dare un ulteriore tocco di peruginità alla cialda”.

Niente è lasciato al caso, dunque, nelle ricette che Marilena elabora, sperimentate e messe a punto con attenzione ad ogni minimo dettaglio finché il risultato non è perfetto. Assaggiare i piatti da lei studiati non è solo una questione di palato e di benessere, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, nella storia e nel territorio. In una parola: è cultura.

www.marilenabadolato.it